Più ignorato è invece il Reliquiario scoto – irlandese, piccolo ma degno di
grande attenzione, alto cm. 9,5 largo 4,5 e lungo cm. 12 rettangolare con
coperchio a forma di tetto, richiama la forma di un sarcofago.
Di legno, cesellato nel frontale con un gradevole
mosaico, ha rifiniture ornamentali ed elementi metallici. Di simili esistono
solo al Museo di Trondheim e di Coenamge, trovati in continente ma di
provenienza insulare. Della medesima serie anche quelli del Museo Naz. Di
Dublino, del Museo Naz. Di Antichità di Edimburgo e del Museo d’Arte di Boston.
La particolare forma di microdimensione a campana abbellita da ornamenti ricorda
quello che un tempo portavano sul petto i guerrieri fiduciosi della reliquia
conservata nel cofanetto. La datazione risale alla metà del secolo VIII. In una
visita dell’Ottobre 1982, il Proff. Michael Ryan, Direttore del Museo Nazionale
di Dublino, confermò la rarità del cofanetto differenziandolo dagli altri per
l’ornatura metallica, come pezzo unico.
Anch’egli affermava la datazione tra il VI e il
VII secolo. Quando e come sia pervenuto all’Abbazia, non si sa, poiché non
abbiamo documenti provanti. A differenza di altri trovati vuoti, questo contiene
reliquie ossee, forse di S. Colombano, il Santo protettore dell’Irlanda.
Di lui fa riferimento lo Schramm in “Monumenta
Historica Germaniae” (Lipsia 1934), menzionando il nome nel documento della
consacrazione della Chiesa. Forse si tratta, quindi di un dono fatto in
occasione della solenne consacrazione della chiesa. E’ stato rinvenuto
nell’altare maggiore sigillato con cera e con timbro evidenziante la figura di
un abate.